Ascoliva 2015, oltre 75 mila presenze
Oltre trentacinquemila degustazioni e almeno settantacinquemila visitatori, con un salto in avanti del 26 per cento rispetto alla scorsa edizione: sono questi i numeri della terza edizione di “Ascoliva Festival”, festival dell’oliva ripiena all’ascolana che ha centrato in pieno l’obiettivo di mettere al centro dell’attenzione Ascoli come capitale mondiale dell’oliva. E’ la concretezza dei numeri a confermare il successo della manifestazione che ha dimostrato di crescere anno dopo anno con una grandissima presenza di turisti (circa l’85 per cento dei visitatori de Villaggio dell’Oliva) e con lo sviluppo costante di un programma culturale-enogastronomico che, grazie anche al supporto del professor Leonardo Seghetti (e di altri esperti come Mauro Mario Mariani, Mario De Angelis e il Consorzio tutela vini piceni) sta portando sempre più in alto l’asticella qualitativa dell’evento. Un evento che ha potuto beneficiare del supporto di grandi sponsor nazionali ed internazionali e che ha già posto le basi per divenire un punto di riferimento molto importante nello scenario italiano, in lizza come miglior evento gastronomico italiano del 2015.
Neanche il maltempo e gli abbassamenti serali della temperatura hanno frenato il flusso di turisti che hanno voluto degustare le olive prodotte artigianalmente dai dieci produttori locali, oltre alle altre proposte gastronomiche.
Il dato delle oltre 35 mila degustazioni registrate nel corso di “Ascoliva Festival” assume un particolare rilievo, analizzato nel dettaglio, se si pensa che – stando ai riscontri forniti dall’organizzazione e relativi agli otto giorni di apertura – come detto l’85 per cento delle degustazioni fa riferimento a turisti.
La stragrande maggioranza delle persone che hanno acquistato i ticket del festival è risultata costituita da persone provenienti da ogni parte d’Italia o, comunque, in villeggiatura lungo la costa. Lo stand informativo ha riscontrato presenze da diverse regioni italiane: dal Lazio, dall’Umbria, dal vicino Abruzzo, ma anche dalla Toscana, dalla Lombardia, dalla Campania e dall’Emilia Romagna. Senza contare anche tantissimi stranieri tra cui molti tedeschi, inglesi, olandesi, belgi e anche gruppi statunitensi e giapponesi.
Altro dato importante, il gradito ritorno di molte comitive che avevano già visitato il festival lo scorso anno e sono volute tornare, chiedendo se tutto fosse come l’anno precedente dal punto di vista della qualità.
Numeri eccellenti che sono diventati da record soprattutto nelle due giornate conclusive, con migliaia di visitatori venuti appositamente per l’evento che hanno poi colto l’occasione per visitare la città e le sue bellezze. Hanno ben funzionato sia le sinergie con i musei civici che con il trenino turistico e diverse strutture alberghiere che hanno costruito appositi pacchetti. Un esempio importante, dunque, per verificare sul campo quanto sia importante la collaborazione tra le varie componenti.